Bastonatura di Charles Sumner

Il rappresentante Preston Brooks (a sinistra) picchiò brutalmente il senatore Charles Sumner dopo che questi si era espresso in un suo discorso infuocato attaccando lo schiavismo e i suoi praticanti.

«Alto, di aspetto dignitoso e severo, il senatore Sumner pareva incarnare quanto era rimasto dei Puritani della Nuova Inghilterra. Moralista intollerante e di rigida onestà, ostentava un'implacabile intransigenza. Gli si rimproverava una totale assenza di umorismo. Butler era l'incarnazione di tutto ciò che odiava nei sudisti. Ma ora ci fu chi pensò di rispondere con un gesto ignobile.[1]

La bastonatura di Charles Sumner - o l'affare Brooks-Sumner, avvenne il 22 maggio del 1856 all'interno dell'aula nel Senato degli Stati Uniti d'America allorché Preston Smith Brooks, deputato alla Camera dei Rappresentanti per la Carolina del Sud, esponente del Partito Democratico, fece irruzione usando un pesante bastone da passeggio per attaccare il senatore del Partito Repubblicano per il Massachusetts, un fiero fautore dell'abolizionismo.

L'azione venne giustificata a posteriori come un segno di rappresaglia per un discorso pronunciato dallo stesso Sumner due giorni prima ed in cui criticava ferocemente gli schiavisti tra cui un parente di Brooks.

Il pestaggio quasi uccise il senatore - che riportò una commozione cerebrale - ed ebbe la conseguenza di suscitare una reazione fortemente polarizzata da parte del pubblico americano sul tema dell'espansione della schiavitù negli Stati Uniti d'America.

È stato considerato un episodio simbolico della "rottura del discorso ragionato" che alla fine condusse alla guerra di secessione americana[2].

  1. ^ Raimondo Luraghi Storia della guerra civile americana BUR 1994 Vol I, pp. 119-120
  2. ^ The Caning of Senator Charles Sumner, su senate.gov, United States Senate. URL consultato il 15 febbraio 2013.

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